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PANDEMIA | A che punto siamo?
Le riflessioni di Giorgio Agamben:
un ottimo aiuto per comprendere
un presente pieno di ombre
collazionati da Agamben, pubblicati
di Pierluigi Pietricola sul sito della casa editrice Quodlibet
nella rubrica «Una voce» accanto ad
una serie di testi inediti – tra cui uno
richiesto dal «Corriere della sera» e poi
onosciamo effettivamente e in Tv hanno tenuto a dire, fino alla rifiutato, più alcune interviste rilasciate
il mondo e la realtà nei quali nausea, che nulla sarebbe stato più all’estero – l’autore di Homo sacer ri-
Csiamo immersi? Interrogativo, come prima. Dove la novità? Tutto flette attorno ad una serie di questioni
questo, che impegna da secoli pensato- cambia e nulla sarà mai come in pas- fondamentali.
ri di ogni scuola. Domanda che, a mag- sato – prossimo o remoto che sia. Lo Per prima cosa: perché tutti hanno
gior ragione, è quanto mai necessario sapeva perfettamente anche Eraclito, e accettato di rinunziare ad abitudini
porsi in periodi difficili come l’attuale, suona bizzarro non ricordare proprio consolidate attraverso provvedimenti
nei quali sono state rimesse in discus- in momenti simili il celebre aforisma – imposti con forza? Non basta rispon-
sione alcune consuetudini di vita so- pánta rheî – ad egli attribuito. dere, e molto semplicisticamente: “Per
ciale e che ancora non sappiamo quan- Come districarsi in questo mare di luo- salvaguardare la salute pubblica”. Per
to del tutto abolite. Unica certezza: ghi comuni che tutto offusca e nulla Agamben il motivo è diverso: “Le
sospendere abitudini (contatti sociali, chiarisce? Kafka suggeriva di ritrovare condizioni di vita della gente erano
occasioni di incontro, condivisione di il senso di ciò che accade, il significa- diventate tali, che è bastato un segno
momenti) in nome di una sicurezza da to di quello che lega, nella narrazione improvviso perché esse apparissero
raggiungere, consolidare e recuperare, giornalistica portata avanti nei quoti- per quello che erano – cioè intollerabi-
non vuol solo dire aprire una parentesi diani, le varie notizie. A tale scopo mi li, come una peste appunto. E questo,
momentanea per poi semplicemente pare adempia perfettamente l’ultimo in un certo senso, è il solo dato positi-
richiuderla. Significa, semmai, ricon- libro di Giorgio Agamben, “A che vo che si possa trarre dalla situazione
siderare un passato del quale non del punto siamo? L’epidemia come presente: è possibile che, più tardi, la
tutto si era soddisfatti per aprirsi ad un politica” (Quodlibet, 107 pagine, 10 gente cominci a chiedersi se il modo in
futuro che sia ripresa di un certo stile Euro). cui viveva era giusto”.
di vita, ma depurato da vizi e storture Non è l’ennesimo volume sul futuro Ma ciò fa sorgere un’altra questione
che a tutto avevano portato tranne che dopo la pandemia e non solo l’analisi mai affrontata nell’assordante e peco-
a un vero e salutare benessere. di quanto accaduto nei mesi prima- diana: e cioè che la sola vita »
reccia comunicazione quoti-
Mesi di retorica sventolata su giornali verili di reclusione forzata. Nei saggi