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        berto Perotti della Bocconi ha tentato  parte dell’Unione non sono, verosimil-  problemi strategici del nostro tempo.
        di quantificare l’effetto netto positivo  mente, orientate alla  liquidazione del  Si tratta di affrontare unitariamente e
        della  quota  sussidi che deriverebbe  Fondo. Avrebbe senso per l’Unione,  con risorse finanziarie adeguate, sia la
        all’Italia nell’attuazione di un’ipotesi di  dopo la catastrofe planetaria del Co-  sfida della crescita mondiale, che, ve-
        ripartizione delle risorse del Fondo tra  vid 19, tornare all’immobilismo della  rosimilmente, si protrarrà molto oltre
        i Paesi membri, (al nostro Paese spet-  politica economica istituzionale che ha  gli effetti recessivi del Covid-19, sia i
        terebbero 173 Mld complessivi (il 23%  caratterizzato l’ultimo decennio? Qua-  grandi temi politici di ordine mondiale
        del Fondo), di cui 82 Mld destinati a  le  significato  se  non  il  rafforzamento  suscitati dall’economia moderna, quali
        sussidi (il 16.4% della quota sussidi) e  della solidarietà comunitaria dobbiamo  il riscaldamento globale, l’energia, la
        91 Mld a prestiti rimborsabili (il 36.4%  attribuire alla proposta di 500 Mld di  salvaguardia dei mari, ecc.
        dei prestiti). Osserva Perotti che l’ef-  sussidi a fondo perduto concessi al fine   Secondo la logica di queste considera-
        fetto netto a favore  del nostro  Paese
        per la quota di sussidi non sarebbe di
        82  Mld,  come  sembra  a  prima  vista,
        ma di scarsi 20 Mld. Il metodo Perotti
        valuta nel 3.4% dei 500 Mld l’effetto
        netto per il nostro  Paese,  basandosi
        sulla differenza tra il 16.4% dei sussidi
        attribuito all’Italia e il 13% della quota
        Italiana nelle istituzioni dell’Unione; la
        quale, in qualche modo,  rappresente-
 di Franco Cavallari  rebbe l’impegno di rimborso del no-
        stro Paese quale “azionista” del Fondo.
 Nel primo trentennio di esi-  potenza economica egemone.  tuale limite dell’1% del PIL nello stan-  Anche Carlo Cottarelli, per un’altra via
 stenza la Comunità Europea  L’insorgere nel mondo di un evento  ziamento  delle  risorse  finanziarie  nel   ma sulla scorta della stessa logica con-
 Nha ottenuto un grande suc-  traumatizzante come il “Coronavirus”  bilancio comunitario. Non è il caso di   tabile, ipotizza la liquidazione del Fon-
 cesso  economico con le sue politiche  ha  modificato  radicalmente  i  termini  soffermarci su  considerazioni relative   do, quanto meno virtuale e il rimborso

 di liberalizzazione della circolazione  del problema anche nell’opinione pub-  ai dettagli del costruendo “Recovery   dei Paesi, calcolando  che l’Italia  Paese
 delle merci e successivamente della  blica dei Paesi europei minimalisti, i  fund” (proposti  750 Mld, di cui 2/3   avrebbe un effetto netto per i sussi-
 manodopera, delle persone e, in buo-  cosiddetti “frugal four” capeggiati dal-  come sussidi e il resto come prestiti)   di dello stesso ordine di grandezza di
 na parte, anche dei capitali. Su questa  la Germania, favorendo un ampio con-  poiché il tutto è ancora  in discussione;   quello calcolato da Perotti.
 base, il trattato di Maastricht del 1991  solidamento del fronte guidato da due  ma è comunque certo che la proposta   Questi risultati non hanno gran signi-
 ha tracciato per il vecchio continente  grandi Paesi fondatori della CEE come  costituisce una novità assoluta per l’U-  ficato economico perché sono il frut-
 il cammino dell’Unione Economica e  l’Italia e la Francia, orientati ad allenta-  nione, sia per il volume delle risorse in   to di un approccio puramente econo-
 Monetaria, configurando la prima vera  re la morsa dell’austerità, a beneficio di  gioco, sia  per  l’inedita impostazione   mico-contabile che considera i Paesi
 e propria cessione di sovranità nazio-  un rilancio del principio di solidarietà.  solidaristica.  membri alla stregua di “azionisti” del
 nale alla UE. Negli anni successivi è  Forse,  finalmente,  l’Europa  s’è  desta,  Non pochi economisti stanno ten-  Fondo e in quanto tali, tenuti, nel gior-
 stato  realizzato,  non  senza  difficoltà,  come ha lapidariamente annunciato la  tando di valutare l’adeguatezza dello   no della liquidazione, a corrispondere
 l’aspetto puramente monetario del  Presidente della Commissione Van der  strumento, unitamente all’impatto che   all’ente emittente (la Commissione)
 grande disegno dell’ Unione Economi-  Layden e sembra che anche i  sosteni-  potrà avere sull’evoluzione economica   la propria quota (sottoscritta ma mai
 ca e Monetaria, mentre l’armonizzazio-  tori dell’austerità, da sempre timorosi  dei singoli Paesi e dell’Unione nel suo   versata) necessaria per l’estinzione dei
 ne delle politiche fiscali e la politica di  di dover pagare le dissolutezze di bi-  insieme. E’ questa una materia che, se   bond  emessi  e  “figurativamente“  de-
 solidarietà tra Paesi membri segnavano  lancio dei “PIGS”, stiano prendendo  considerata in rapporto alle prospetti-  positati presso la BCE in contropartita
 il passo, in un estenuante sur place fo-  coscienza che il disegno strategico di  ve  europee,  presenta  un’articolazione   della liquidità messa a disposizione del-
 riero di una drastica caduta dell’euro-  mettere in comune alcuni grandi temi  abbastanza complessa, chiamando in   la Commissione stessa.
 peismo presso una parte considerevole  rappresenta per l’Europa la sola rispo-  causa, tra le altre cose, i corollari con-  Se questo è in grandi linee lo schema  di superare la grave recessione in cor-  zioni, validata anche dalle prospettive
 dell’opinione pubblica continentale.  sta efficace ai problemi del nostro tem-  cernenti la “Governance” della mo-  formale del Fondo, nella sostanza la  so, ma anche, in prospettiva, i grandi  internazionali come la sola via possi-
 Dopo il fallimento dei referendum sul-  po.  neta  e  della  finanza  in  contesti  parti-  questione del rimborso ipotetico è net-  problemi economici e ambientali che  bile per far uscire l’Europa dall’attua-
 la Costituzione dell’Unione del 2005  Lungo la nuova linea di tendenza  colarmente articolati; nel nostro caso   tamente fuorviante e il solo calcolo si-  si porranno all’Europa nel prossimo  le irrilevanza planetaria, il “Recovery
 e la crisi economica epocale del 2008,  dell’opinione pubblica europea, la  un  ambito  plurinazionale  abbastanza   gnificativo sarebbe quello che si basa  futuro?  fund” troverà la sua naturale evoluzio-
 una lunga eclissi ha interessato l’idea  Commissione ha preso atto dell’esigen-  intricato che non si presta a sintesi di   su questioni prettamente economiche.  L’unica prospettiva politica positiva  ne, non nella liquidazione, bensì in una
 dell’integrazione economica,  restando  za di evitare un pauroso arretramen-  tipo intuitivo-contabile e che può diso-  Al riguardo occorre tener presente che,  per il continente si fonda sulla scelta di  trasformazione graduale verso il ruolo
 il dibattito economico comunitario an-  to economico dell’intero continente,  rientare non pochi economisti.  una volta superata l’emergenza recessi-  un orientamento in grado di realizzare  di  principale  strumento  di  politica  fi-
 corato all’austerità del Fiscal compact  proponendo al Consiglio europeo di  In un articolo su “ La Repubblica” del   alla politica di sostegno alla crescita da  validamente nella soluzione dei grandi  strategiche dell’Unione. Lun- »
        va attuale, le prospettive che si aprono  l’opportunità per l’Europa di inserirsi  scale a sostegno delle politiche
 varato nel 2012 ad uso ed abuso della  oltrepassare in modo significativo l’at-  29 maggio scorso, l’economista Ro-
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