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go questa linea, l’Italia e gli altri Pae- irrilevanti. Questi approfondimenti,
si membri non dovranno rimborsare che implicano naturalmente un clima
nulla ed i bond emessi dall’Unione ed europeo molto diverso da quello che
“acquistati” dalla BCE diverrebbero ha caratterizzato il decennio passato,
una specie di “debito pubblico euro- un clima che comporta anche una stra-
peo”. Similmente al debito pubblico ordinaria ripresa della vivacità cultura-
nazionale, che non è stato mai rim- le del vecchio continente in materia di
borsato, ma sempre rinnovato, questa ”scelte pubbliche”. Al riguardo, dob-
massa finanziaria, ampliata entro certi biamo però constatare che da molto
limiti ed adattata alle circostanze; potrà tempo, e non solo in Italia, abbondia-
costituire il substrato dello strumento mo di ottimi analisti economico-con-
finanziario necessario per attuare una tabili, ma difettiamo di economisti di
rigorosa, ma incisiva politica econo- grande caratura, studiosi in grado di
mica sovranazionale. In questo modo, spaziare a 360 gradi sui grandi temi
lungi dal costituire un fardello per l’e- del nostro tempo secondo una “visio-
conomia europea, esso diverrebbe in ne” più ampia delle ragioni del dare e
prospettiva lo snodo essenziale per dell’avere, approfondendo i determi-
rendere possibile alla BCE di svolge- nanti dell’evoluzione storico-econo-
re a pieno titolo le funzioni di istituto mica della realtà in rapida trasforma-
“prestatore di ultima istanza. Vogliamo zione.
dire con ciò che produzione e la ric- In conclusione, per quanto si riferisce
chezza si creano dal nulla solo stam- alle valutazioni dell’effetto netto relativo
pando moneta in cambio di bond? ai sussidi del “Recovery fund”, se pro-
Certamente no! Vogliamo solo signifi- prio se ne vuole dare una stima, si deve
care che il meccanismo descritto, sulla concludere che, dal momento che il rim-
scia di quella specie di “miracolo” key- borso è solo un’ipotesi poco realistica,
nesiano secondo cui, in determinate l’effetto netto contabile, per l’Italia come
condizioni ed entro certi limiti, la spe- per tutti gli altri Paesi membri, sarà dato,
sa suppletiva finanziata in disavanzo di paradossalmente, dall’importo di prima
bilancio dalla Banca centrale genera un impressione di cui si è detto all’inizio
supplemento di produzione superiore (per l’Italia 82 Mld). Ma il vero “surplus
all’aumento della spesa, sollecitando i economico”, lo slancio antirecessivo
complessi gangli dell’economia a ge- che l’intervento dell’Unione potrà rea-
nerare quel “surplus” produttivo che lizzare nei singoli Paesi dipenderà dalle
ne rappresenta l’effetto economico. Al rispettive capacità di concepire e realiz-
riguardo diciamo soltanto che dietro zare un piano di investimenti in settori
questa emissione di moneta c’è una in grado di aumentare la “produttività
delle strutture produttive più pode- globale di sistema”; un piano capace di
rosa e tecnologicamente avanzata del accrescere non solo la cosiddetta “pro-
mondo, una struttura che nel suo com- duttività apparente” per addetto o per
plesso multinazionale presenta ancora ora lavorata, ma anche migliorare tutta
importanti opportunità operative deri- una serie di indicatori parziali che rap-
vanti da fattori inattivi. presentano altrettanti elementi moltipli-
Si tenga conto che la parte del Fondo cativi dello sviluppo, quali il progresso
dedicata ai sussidi, la quota non rim- tecnologico della produzione, l’aumento
borsabile a scadenza, è di importo no- dell’occupazione e la qualità della stes-
tevole se paragonata agli stanziamenti entro certi limiti, in modo, comunque, re in tanti piccoli insignificanti sistemi da una nuova devastante crisi econo- Fondo antirecessione delle dimensioni sa, l’ampliamento del benessere sociale,
delle azioni precedenti dell’Unione, ma da non incidere negativamente sulla incentrati sui “sovranismi nazionali” mica europea. Come accennato in pre- descritte. la lievitazione del clima di fiducia del
rappresenta solo il 3% del PIL com- stabilità finanziaria dell’intera area eu- e sul loro corollario, l’autoritarismo, cedenza, questi non augurabili sviluppi Gli argomenti sommariamente de- Paese ecc. Seguendo questa falsariga, è
plessivo dei 27 Paesi dell’Unione, lad- ropea. come avvenne già in Europa negli anni delle prospettive sembra siano stati scritti necessitano di approfondimenti indispensabile, non solo ottenere le in-
dove la media del debito pubblico dei Se la trasformazione del ruolo dell’U- ’20/30 del secolo scorso. Le tempeste percepiti anche dai Paesi sostenitori di grande spessore, considerando, tra genti risorse finanziarie messe a disposi-
singoli Paesi si situa intorno all’80% nione cui si è accennato non dovesse della dissoluzione dell’Unione paven- dell’austerità; ne è testimone anche la l’altro, che nel caso del citato ipotetico zione dall’Unione, ma anche impiegarle
del rispettivo PIL. Vi sarebbero quindi avvenire e si decidesse di tornare alla tate da molti diverrebbero allora una grande apertura politica alla solidarietà futuro “debito pubblico europeo”, le in modo proficuo ai fini dello sviluppo
ampi spazi per aumentare sensibilmen- situazione istituzionale antecedente, i realtà ineludibile e gli effetti netti da da parte della Germania e la propo- differenze con i meccanismi del debi- complessivo e dell’ampliamento dell’oc-
te questa quota, sempre naturalmente Paesi membri finirebbero per scivola- valutare sarebbero solo quelli derivanti sta della Commissione di stanziare un to pubblico nazionale non sarebbero cupazione.