La Fondazione Nenni ha promosso diverse iniziative per ricordare la terzogenita del leader socialista morta nel campo di sterminio di Auschwitz il 15 luglio del 1943 dopo mesi di stenti e torture.
Recentemente sono state digitalizzate circa 600 lettere di cordoglio giunte a Nenni nel maggio-giugno 1945 da ogni parte d’Italia: non solo compagni, federazioni ed esponenti di spicco della politica italiana ma anche tanti cittadini comuni.
La sua esperienza nella resistenza francese e nel campo di concentramento è stata ricostruita, grazie a documentazione inedita, con un libro “Vivà, la figlia di Pietro Nenni dalla Resistenza ad Auschwitz” che nel 2018 è giunto alla terza edizione.
Ogni anno, convegni, commemorazioni vengono organizzate in diverse città italiane e molti studenti si sono avvicinati alla sua storia.
Nel secondo dopoguerra diverse sezioni socialiste furono intitolate a Vittoria Nenni, ed alcuni amministrazioni, guidate da socialisti, gli dedicarono vie e scuole.
Nel 2017 è stato preparato uno spettacolo teatrale, mentre nel 2020 il Comune di Ancona ha predisposto la posa della Pietra d’Inciampo dinanzi all’abitazione dove è nata il 31 ottobre 1915.