GLI ULTIMI ANNI

GLI ULTIMI ANNI

 

1970 – Il 14 maggio viene approvato lo Statuto dei lavoratori.

Il 25 novembre Nenni è nominato senatore a vita.

Il 1° dicembre la Camera approva definitivamente la legge sul divorzio.

1971 – Tra il 1970 e il 1971 Nenni va in Israele e in Cina.

Il 9 febbraio compie ottanta anni. Il 4 marzo pronuncia il suo primo discorso al Senato.

Il 24 dicembre Giovanni Leone è eletto Presidente della Repubblica.

1972 – Il 28 febbraio Leone scioglie le Camere e indice elezioni anticipate, che si svolgono 7 maggio. Il 26 giugno Andreotti forma un governo di centro (Vicepresidente Malagodi); il PSI passa all’opposizione, Nenni pronuncia in Senato un discorso critica al Ministero.

Il 24 luglio viene costituita la federazione sindacale unitaria CGIL – CISL – UIL. In novembre al congresso di Genova del PSI prevale la linea Nenni – De Martino su quella Lombardi-Mancini.

1973 – Il 9 luglio si forma un nuovo Governo Rumor, che segna il ritorno al centro-sinistra.

L’11 settembre un colpo di stato militare rovescia in Cile il governo presieduto dal socialista Salvador Allende.

Tra la fine di settembre e i primi di ottobre, in tre articoli pubblicati su Rinascita, Berlinguer lancia la proposta del compromesso storico.

Il 10 ottobre Nenni accetta la Presidenza del PSI.

1974 – Il 12 maggio la proposta di abrogazione della legge istitutiva del divorzio viene respinta con il 60% dei voti referendari. Nenni si è impegnato in prima persona: memorabile il suo ultimo comizio in Piazza del Popolo a Roma.

Il 23 novembre nasce il governo bicolore Moro-La Malfa; socialisti e socialdemocratici sono nella maggioranza, ma non nel governo.

1976-1977 – Il 13 luglio a Roma si tiene il Comitato Centrale del PSI. I giovani «quarantenni» appoggiati da Nenni, Lombardi e Mancini, esautorano De Martino e nominano segretario del Partito Bettino Craxi.

L’11 agosto nasce il governo Andreotti, un monocolore democristiano sostenuto dall’esterno da tutti i partiti dell’arco costituzionale, compreso il PCI. È l’inizio della politica di solidarietà nazionale.

Nel dicembre del 1976, dopo quarant’anni, Nenni ritorna in Spagna, per partecipare al congresso del PSOE. Il congresso gli tributa un’interminabile ovazione.

Il 21 gennaio del 1977 viene approvata la legge sull’aborto.

1978 – Il 16 marzo le Brigate Rosse rapiscono Aldo Moro e uccidono cinque uomini della sua scorta. Lo stesso giorno il nuovo monocolore Andreotti di solidarietà nazionale ottiene la fiducia delle Camere.

Il 9 maggio, dopo 53 giorni, le BR uccidono Aldo Moro.

Il 15 giugno Giovanni Leone si dimette dalla carica di Presidente della Repubblica e l’8 luglio viene eletto Presidente Sandro Pettini.

1979 – Nenni, pur con grande fatica per le condizioni di salute, presiede la seduta d’apertura della VIII legislatura repubblicana, per evitare che i lavori siano aperti da un senatore del MSI.

1980 – Il primo gennaio alle 3,20 del mattino, Nenni si spegne nella sua casa di Piazza Adriana.

Il giorno seguente l’«Avanti!» pubblica il suo ultimo articolo scritto per l’Almanacco socialista, intitolato «Rinnovarsi o perire».