IL CENTRO – SINISTRA

IL CENTRO – SINISTRA

 

1962 – A febbraio si forma il IV Governo Fanfani, il primo con un programma di centrosinistra concordato con il PSI che lo appoggia dall’esterno. Vengono realizzate importanti riforme, dalla nazionalizzazione dell’energia elettrica all’istituzione della scuola media obbligatoria.

Il 1° luglio Nenni incontra a Roma il nuovo Presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy, favorevole al centro-sinistra.

1963 –  È l’anno della morte di due personaggi che hanno caratterizzato l’inizio degli anni ’60: Papa Giovanni XXIII, il papa del dialogo e dell’enciclica «Pacem in terris», e John Fitzgerald Kennedy, il giovane presidente americano della «nuova frontiera». A dicembre nasce il primo governo organico di centro-sinistra: Presidente del Consiglio Aldo Moro, Vicepresidente Pietro Nenni. Sull’accordo di governo con la DC si determina la rottura con la sinistra del partito socialista.

1964 – A gennaio si consuma la scissione: nasce il PSIUP. In luglio una delle più drammatiche crisi della storia dell’Italia repubblicana, nota come la preparazione di un golpe da parte del Generale dei Carabinieri De Lorenzo, porta il paese sull’orlo di una svolta autoritaria. Dopo estenuanti trattative, si forma un nuovo governo di centro sinistra con Moro Presidente e Nenni Vicepresidente con l’esclusione dei rappresentanti della corrente di Riccardo Lombardi.

Il 28 dicembre sale al Quirinale Giuseppe Saragat, la cui elezione è stata favorita dal ritiro della candidatura di Pietro Nenni

1965 – Il 19 febbraio a New York, nel quadro dell’«Anno della Cooperazione Internazionale» organizzata dall’ONU, Nenni parla in rappresentanza del governo italiano nell’ambito di una conferenza internazionale dedicata ai principi dell’enciclica «Pacem in terris» di Giovanni XXIII.

In vista del Congresso del PSI, che si terrà in novembre, sull’«Avanti!» del 5 settembre 1965, viene pubblicata la «lettera ai compagni», redatta da Pietro Nenni, che si può considerare il manifesto dell’unificazione socialista. Il 10 novembre si tiene a Roma il XXXVI Congresso del PSI, centrato sul problema dell’unificazione socialista.

1966 – È l’anno dell’unificazione socialista: quasi venti anni dopo la scissione di Palazzo Barberini l’obiettivo dell’unità socialista, costantemente perseguito da Nenni diventa realtà. Il 6 maggio Nenni pronuncia un discorso a Stoccolma, al congresso dell’Internazionale socialista. E il primo passo per il rientro nell’Internazionale dopo 17 anni. Ma è anche l’anno della perdita dolorosissima di Carmen, compagna di una vita, che muore il 1° aprile.

1968 – Nelle elezioni del 19 e 20 maggio il Partito Socialista Unificato subisce una sconfitta. In tutta Europa esplode la contestazione giovanile.

Il 21 agosto le truppe sovietiche invadono la Cecoslovacchia. Il 29 agosto Nenni pronuncia alla Camera un discorso di condanna dell’invasione.

Viene costituito un nuovo governo di centro-sinistra, presieduto da Rumor. Nenni assume la carica di ministro degli Esteri.

1969 – Come Ministro degli Esteri si impegna per il riconoscimento della Repubblica popolare cinese da parte dell’Italia. Condanna duramente il colpo di stato dei colonnelli greci. Compie importanti visite ufficiali in Inghilterra e Jugoslavia. In giugno è eletto vicepresidente a vita dell’Internazionale socialista.

Il 1969 è anche l’anno del fallimento dell’unità socialista: nel luglio gli ex socialdemocratici escono dal partito.

In seguito alla scissione, Nenni dà le dimissioni da presidente del partito e da ministro degli Esteri. Il 12 dicembre esplode a Milano una bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura: perdono la vita 15 persone. Nello stesso giorno a Roma esplodono tre bombe: una alla Banca Nazionale del Lavoro ed altre due sull’Altare della Patria.