IL SOCIALISTA

IL SOCIALISTA

 

 

1921 – A gennaio si riunisce a Livorno il congresso del PSI che si conclude con la scissione del PCd’I. Nel mese di febbraio Nenni pubblica «Lo spettro del comunismo». A Milano,  il 23 marzo, una squadra fascista devasta la sede dell’«Avanti!», Nenni accorre alla sede del giornale per dare manforte alla sua difesa. Conosce Serrati che dopo pochi giorni gli chiede di andare a Parigi come corrispondente dell’«Avanti!» in prova per sei mesi a 1800 franchi mensili «comprese per ora le piccole spese di tram, posta, ecc.». Il 19 aprile appare per la prima volta la sua firma sul quotidiano socialista sotto l’articolo «La bancarotta della politica di Versaglia» che è anche la bancarotta dell’interventismo di sinistra. A Parigi si iscrive al PSI.

1922 – Nel gennaio incontra a Cannes Mussolini. È l’ultimo colloquio tra i due amici su posizioni opposte. A maggio è nominato redattore capo dell’«Avanti» che difende ai primi di agosto da una nuova aggressione fascista. Nell’ottobre mentre Mussolini si prepara alla marcia su Roma, i socialisti si dividono: i riformisti di Turati, Treves, Matteotti escono dal PSI e danno vita al PSU. Il 26 ottobre una delegazione socialista composta da Serrati, direttore dell’«Avanti!», Maffi, Romita e Garuccio, si reca a Mosca dove concorda un progetto di fusione tra il PSI e il PCd’I. Il nuovo partito dovrebbe chiamarsi Partito comunista unificato d’Italia. Negli organi dirigenti la maggioranza sarebbe comunista e l’«Avanti!» sarebbe diretto da Gramsci. Per Nenni questa è la liquidazione del partito. Costituisce con Arturo Vella un Comitato di difesa socialista per l’«autonomia socialista». Nasce da ciò un violento contrasto con Serrati che da Mosca ordina di sbarazzarsi di Nenni. Ma né la Direzione, né l’«Avanti!» obbediscono: in realtà il partito è contro la fusione.

1923 –  Al rientro da Mosca Serrati, che viene arrestato, destituisce Nenni. Il 2 marzo Nenni è convocato dal Questore di Milano, che a nome di Mussolini, gli intima di cessare la campagna denigratoria contro il Prefetto di Milano Lusignoli; Nenni rifiuta e viene dichiarato in arresto.

In aprile si tiene il congresso del PSI a Milano e le tesi autonomistiche di Nenni prevalgono su quelle fusioniste di Serrati. Nenni assume la direzione dell’«Avanti!»