LA SECONDA GUERRA MONDIALE

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

1940 –  Con l’invasione tedesca della Polonia, nel settembre 1939, ha inizio la Seconda guerra mondiale.

Il 10 giugno l’Italia entra in guerra.

Il 12 giugno Nenni lascia Parigi e, dopo un viaggio tra molte difficoltà, si stabilisce con la famiglia nei Pirenei orientali, a Palalda.

Il 17 giugno il maresciallo Petain annuncia la resa della Francia. Ma Nenni non si arrende: il 10 luglio annota: «Sono stato in questi giorni a Narbonne, a Perpignano, a Tolosa, per cercare di riallacciare le fila della resistenza fra italiani, spagnoli, francesi».

1942 –  Scrive e stampa clandestinamente il «Nuovo Avanti!»: «Mi aiuta mia figlia Giuliana a poligrafarlo e Carmen a spedirlo, parte da Perpignano e parte dai paesi vicini».

La figlia Vittoria e il marito sono arrestati per propaganda antinazista. Vittoria sarà deportata ad Auschwitz ove troverà la morte.

1943 – Viene arrestato dalla Gestapo l’8 febbraio a Saint Flour. Rinchiuso nel carcere parigino di Fresnes, vi rimane circa un mese.

Conosce le carceri di Treviri, Monaco, Innsbruck, prima di essere consegnato, il 5 aprile, alla polizia fascista al Brennero. 

Trasferito a Regina Coeli, viene successivamente confinato a Ponza dove rimane fin dopo il 25 luglio, quando, mentre torna verso la libertà, il 4 agosto, vede arrivare, qui confinato dal re, lo stesso Mussolini.

Il 15 agosto è a Faenza, dopo tante vicissitudini.

Annota Nenni: «Ma il cinquantenne può volgersi indietro e dire all’orfanello di un tempo, al monello che queste viuzze hanno conosciuto indisciplinato e ribelle “Io non ti ho mai tradito e sotto i capelli grigi sono sempre quello che fui”».

Il 22 alla riunione di ricostituzione del Partito Socialista (PSIUP), è eletto segretario e nominato direttore dell’«Avanti!» e rappresentante del partito nel Comitato di Liberazione Nazionale. L’8 settembre è costretto a rifugiarsi in Laterano. Roma è occupata dai tedeschi.