L’AUTONOMISTA

L’AUTONOMISTA

 

1956 –  Nel giugno viene pubblicato l’atto di accusa contro i crimini di Stalin, pronunciato da Kruscev al XX congresso del PCUS. Nenni è profondamente scosso. Ad agosto incontra Saragat nella località di villeggiatura di Pralognan: è avviato il processo di riunificazione socialista.

Il 5 ottobre le segreterie del PSI e del PCI concordano di trasformare il patto d’unità d’azione in patto di consultazione. Ma pochi giorni dopo si consuma la tragedia ungherese con l’invasione dei carri armati sovietici. E la rottura tra socialisti e comunisti, tra Nenni che denuncia l’invasione come un atto di colonialismo e Togliatti che la difende.

1957 – Dal 6 al 10 febbraio si tiene a Venezia il XXXII congresso del PSI. Nenni pronuncia una lucida critica dello stalinismo; quando sottolinea la differenza tra socialisti e comunisti, i delegati gli tributano un’ovazione interminabile: ma, a sorpresa, la corrente autonomista è battuta dall’apparato filocomunista nelle votazioni per il Comitato Centrale.

1959 – Dal 15 al 17 gennaio si svolge a Napoli il XXXIII congresso del PSI, nel quale la linea autonomista promossa da Nenni prevale sulla sinistra del partito.

Fra il 1959 e il 1960 Nenni viaggia attraverso l’Europa per intrecciare e rinsaldare i rapporti con la sinistra europea.

1960 – Nell’aprile si forma il governo monocolore DC presieduto da Tambroni, che ottiene la fiducia con i voti determinanti del MSI. Si crea uno stato di tensione nel Paese che sfocia, nel mese di luglio, in scontri tra polizia e manifestanti.

Cade il governo Tambroni per la vasta opposizione nel Paese e in Parlamento. Anche la DC si dissocia. Il 4 agosto alla Camera, Nenni annuncia l’astensione socialista nei confronti del Governo Fanfani, detto delle «convergenze parallele».