Il caos sostenibile approfondito da Travel Retail Italia

Il caos sostenibile approfondito da Travel Retail Italia

di GIULIA CLARIZIA –

Lo scorso 19 dicembre, nella bellissima sede del Centro Studi Americani a palazzo Antici Mattei di Giove, è stato presentato l’ottavo numero della rivista Travel Retail Italia, di cui è responsabile il professor Luigi Troiani.

Il tema del dibattito, così come della pubblicazione, è stato quello del caos sostenibile.

Il caos, un concetto che antiche civiltà come quella greca e quella egizia facevano risalire agli albori del mondo, in questa occasione è stato applicato a svariati aspetti della nostra attualità.

Il caos infatti è un concetto affascinante, che nelle sue molteplici sfaccettature può essere interpretato in modo negativo, come un disordine da cui è necessario uscire, oppure in modo creativo, come una spinta propulsiva da cui nascono tutte le cose. Ma il caos, può essere sostenibile? A partire dalle stimolanti domande di Luigi Troiani, si è ragionato su questo insieme allo psicologo Antonino Urso, al giornalista Elio Cadelo, esperto in comunicazione scientifica, a Ada Rosa Balzan, coordinatrice scientifica in Alta Scuola per l’Ambiente, e al presidente delle Fondazioni Pietro Nenni e Bruno Buozzi Giorgio Benvenuto.

Si è potuto così affrontare la riflessione sotto diversi punti di vista: la psiche umana, la scienza, l’ambiente e la politica.

Lo psicologo Antonino Urso ha spiegato come nell’adolescenza di fatto noi ci abituiamo al convivere con il caos di emozioni che abbiamo dentro, imparando a gestirlo.

Così come possiamo tenere sotto controllo il caos interiore, abbiamo degli strumenti per tenere a bada e trasformare in modo positivo il caos sociale. In questo senso Giorgio Benvenuto, ripensando alla sua esperienza nel sindacato, ha raccontato che a suo parere il dialogo è stato lo strumento con il quale si è cercato di trasformare il caos sociale in qualcosa di positivo. In questo senso, si è riflettuto anche sul ruolo della norma, che se da un lato rappresenta lo strumento giuridico regolatore per eccellenza, dall’altro nel nostro paese spesso risulta abusata e quindi contribuisce alla creazione di caos, in un affastellarsi di leggi in cui è facile perdersi.

Dal punto di vista scientifico ci si è concentrati sulla non prevedibilità del caos, che porta quindi alla possibilità di ragionare su scenari e probabilità, ma non su certezze, come ad esempio quello relativo al riscaldamento globale. Ada Rosa Balzan ha però sottolineato che pur trattandosi di scenari e non di previsioni, è importante lavorare per la sostenibilità ambientale- ma non solo. A questo proposito si è parlato anche di sostenibilità alimentare, per far fronte agli sprechi e ai costi di produzioni che spesso sottovalutiamo nel quotidiano.

Il presidente del Centro Studi Americani, proprio in merito alla sostenibilità ambientale, ha ricordato come sia importante sottolineare questi aspetti oggi che gli Stati Uniti d’America, sotto la presidenza Trump, rinnegano la criticità della situazione, tra l’altro in forte rottura con la precedente amministrazione. Proprio qualche giorno fa infatti è stata resa pubblica la nuova strategia di sicurezza nazionale, in cui si è confermato che il clima, che nel documento strategico di Obama del 2015 era una dei principali terreni di azione per la sicurezza nazionale, è ormai ufficialmente scomparso dalle preoccupazioni dell’amministrazione statunitense.