Ricerca – La spirale profitto-prezzo nei settori alimentare ed energetico: analisi e strumenti per combattere l’inflazione

Ricerca – La spirale profitto-prezzo nei settori alimentare ed energetico: analisi e strumenti per combattere l’inflazione

Un nuovo studio condotto dalla Feps, in collaborazione con Fondazione Nenni, Tasc e l’Università di Greenwich ha analizzato l’episodio inflazionistico verificatosi tra il 2021 e il 2023.

Un evento inatteso che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle economie europee agli shock dal lato dell’offerta e l’inadeguatezza degli strumenti monetari esistenti per affrontarli. Le imprese hanno sfruttato il proprio potere monopolistico – amplificato dai colli di bottiglia e dalle interruzioni nelle forniture – per ottenere profitti anormalmente elevati, aggravando così gli effetti iniziali dell’inflazione causata dagli shock. L’analisi si è concentrata su due settori di rilevanza sistemica – quello alimentare e quello energetico – che hanno registrato profitti eccezionalmente elevati, nel periodo preso in esame.

Parte di questi profitti è attribuibile alla speculazione sui mercati delle materie prime e alla concentrazione monopolistica: i mercati dell’energia e del cibo sono altamente concentrati, con un numero ristretto di aziende internazionali che controllano il commercio e il trasporto delle materie prime. Queste aziende sono soggette a una regolamentazione molto debole e i dati sulle loro attività sono raccolti solo parzialmente dalle autorità competenti.

Gli autori dello studio hanno valutato l’efficacia delle politiche europee per contrastare l’inflazione dei prezzi energetici. I dati raccolti suggeriscono che i Paesi che hanno investito di più nel controllo dei prezzi dell’energia hanno registrato, nel complesso, un’inflazione energetica più contenuta. L’efficacia delle misure adottate a livello UE per fronteggiare l’inflazione energetica è stata limitata a causa della loro introduzione tardiva.

Il suggerimento dello studio è che l’UE debba dotarsi di un vero e proprio quadro di governance dell’inflazione, che non si limiti alla politica monetaria della BCE, ma comprenda un insieme articolato di misure di preparazione, prevenzione, riduzione e mitigazione dell’inflazione. Discutiamo più in dettaglio alcune di queste misure: controlli sui prezzi, sostegno ai redditi, tassazione degli extraprofitti, limitazione della speculazione, aumento della trasparenza sui prezzi, creazione di riserve strategiche e riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

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