Chiusura sede
Si comunica che il giorno 26 aprile 2024 la Fondazione Pietro Nenni resterà chiusa al pubb...
Si comunica che il giorno 26 aprile 2024 la Fondazione Pietro Nenni resterà chiusa al pubb...
Martedì 23 aprile, alle ore 18.00, presso il Ministero della cultura, Sala Spadolini (Via ...
Sabato 20 aprile 2024, alle ore 10.00, presso la Sala Bigari – residenza municipale di Fae...
Martedì 16 aprile alle ore 11.30, presso Centro Convegni Bruno Buozzi, nella sede della Ui...
Si avvisano i gentili studiosi che, per ragioni di carattere organizzativo, il giorno 16 a...
Il prossimo 11 aprile, alle ore 17.00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Pesaro, co...
Mercoledì 10 aprile, alle ore 18.00, in Via Formentini 10, Milano, presso il Centro Brera ...
Sabato 6 aprile 2024, dalle ore 17.00, a Poggibonsi si svolgerà l’evento “Per Giacomo Matt...
[ La collana di studi storici e politici ]
La Fondazione Nenni persegue un’attenta programmazione annuale per la pubblicazione di monografie, libri collettanei, atti di convegni, carteggi.
Dal 2020 la Fondazione Nenni ha dato vita ad una collana di “studi storici e politici”, con la Casa Editrice Arcadia (arcadiaedizionilibri.it), che si propone di favorire studi inediti nell’ambito della ricerca storico-archivistica e dell’analisi socio-politica.
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Al congresso il partito giunse forte della buona affermazione alle amministrative in diverse grandi città, determinato ad affrontare la battaglia referendaria e le elezioni del 2 giugno ma in uno stato di divisione alquanto caotica, per cui furono numerose le mozioni presentate in sede precongressuale. Il tema divisorio era rappresentato dal rapporto con il Pci ed aspro fu il confronto.
La mozione <Base> di Nenni, Basso e Morandi (sulla quale confluì la mozione fusionista <Unità socialista>, di Tolloy e Lizzadri) che proponeva l’Unità d’azione con i comunisti ottenne il 46,10%. La mozione <Unificata>, presentata da Pertini e Silone, in accordo con la corrente di “Iniziativa socialista” di Zagari, Vassalli e dei giovani socialisti, con posizioni più “autonomiste”, ottenne il 40,60%. La mozione <Critica sociale> di Guido Mondolfo, che si ricollegava idealmente al riformismo turatiano, vicina alle posizioni di Saragat, ottenne l’11,40%. Infine, una mozione presentata dalla Federazione genovese ottenne l’1,90%. Per superare l’impasse e su proposta di Saragat si giunse nella notte tra il 17 e il 18 aprile ala scelta di un segretario “fuori delle tendenze”: Ivan Matteo Lombardo (che in quel momento si trovava negli Stati Uniti e accolse incredulo la notizia). Nenni assunse la Presidenza del partito. Nella direzione entrarono: Basso, Cacciatore, Morandi, Jacometti, Foscolo Lombardi (riconfermato vicesegretario del partito), Chignoli, Pertini, Simonini, Merlin, Silone, Saragat, Valcarenghi, Zagari, Lizzadri (in qualità di Segretario della Cgil), Matteotti (in rappresentanza della Fgsi) e Mazzali (condirettore dell’Avanti!).