04 Lug Europa socialista – L’europeismo genetico nel socialismo italiano e il suo contributo al processo di integrazione europea
Europa socialista – L’europeismo genetico nel socialismo italiano e il suo contributo al processo di integrazione europea
Il libro di Federico Testa (con la prefazione di Umberto Gentiloni Silveri) fa parte della Collana di studi storici e politici della Fondazione Pietro Nenni ed è edito da Arcadia Edizioni.
Nel volume si ricostruiscono le riflessioni di stampo europeista del socialismo italiano, approfondendo il contributo dato al processo di integrazione europea nel tempo, partendo da grandi personalità quali Treves, Mondolfo e Turati che, subito dopo il primo conflitto mondiale, sposano l’idea di una federazione di stati europei. Si passa, poi, all’analisi di un nuovo spirito europeista nato in seno alla Resistenza, negli anni della Seconda guerra mondiale, di cui fu portavoce Eugenio Colorni. Per Colorni “combattere per una federazione europea non solo è una necessità per ridurre al minimo la conflittualità fra gli Stati europei e garantire una maggior prosperità economica, ma è il mezzo principale per sottrarsi al mondo del dopoguerra, dove le ideologie dei vari partiti e le riflessioni teoriche in seno alla società civile passeranno in secondo piano rispetto allo scontro di potenza.”
L’analisi del contributo socialista all’idea europea continua approfondendo pensieri e correnti socialiste e rimarcando la continuità e l’importanza che l’eredità europeista, praticamente “genetica” e sicuramente esistente all’interno del socialismo italiano, giocò nella sua definizione identitaria, soprattutto nel momento in cui iniziò il processo d’integrazione europea.