La Fondazione Nenni parla al XXVII forum economico di LrYnica

La Fondazione Nenni parla al XXVII forum economico di LrYnica

-di DONATELLA LUCENTE-

La fondazione Pietro Nenni è stata invitata a partecipare al XXVII Forum economico di Krynica (Polonia) in programma dal 5 al 7 settembre. Sarà rappresentata dal coordinatore degli studi e ricerche, prof. Luigi Troiani, che interverrà all’interno della tavola rotonda di maggiore evidenza politica, dove vengono esaminati i nuovi leader e la loro capacità di influenzare il futuro: “Il mondo dei nuovi leader: quale potrà essere?”.

Il forum è un incontro internazionale organizzato annualmente ai primi di settembre a Krynica Zdroj nel sud della Polonia, nei pressi di Cracovia. Lo organizza la fondazione Istituto Studi dell’Europa dell’Est fondata da Zygmunt Berdychowski. Ogni anno riunisce rappresentanti della politica, del mondo d’affari e della società, capi di governo e ministri, membri del governo, commissari dell’Ue, parlamentari, vertici delle aziende, esperti e rappresentanti del mondo della cultura e dei media, con oltre 3000 partecipanti da circa 60 paesi di Europa, Asia e Americhe.

Negli oltre trent’anni della sua storia, il forum Economico è evoluto da piccola riunione con un centinaio di partecipanti, ad uno dei più significativi incontri di leader politici economici e sociali dell’Europa centro-orientale. L’obiettivo è stato sempre di contribuire a creare il clima favorevole allo sviluppo della cooperazione politica ed economica nell’Europa attraverso opinioni di illustri relatori citate dai media mondiali e discusse da esperti internazionalmente riconosciuti.

Nel forum di quest’anno si terranno oltre 180 dibattiti. I dibattiti vengono raggruppati in percorsi tematici, come: Business & management, Europa e mondo, Innovazioni, Regioni, Sanità, Sicurezza, Energia, Investimenti e sviluppo, Nuova economia, Politica internazionale, Società, Stato e riforme.

La fondazione Nenni trova nel forum un’importante opportunità per allargare il raggio della sua azione internazionale verso le nuove democrazie dell’Europa centro-orientale, nell’ambito del suo programma di confronto con esperienze e società con le quali l’Italia deve fare i conti in sede di Unione Europea.